http://www.teatrodilari.it/category/stagione/
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Andiamo avanti, a testa alta.
Non ci fermiamo, perché fermarsi vorrebbe dire perdere
una partita troppo importante. Chi fa cultura in questo paese
ha una responsabilità enorme, ha la responsabilità di
seminare qualcosa di buono in sterminati campi abbandonati.
Faremo di tutto per far nascere buoni frutti.
Per fortuna non siamo pochi, il Collinarea lo ha dimostrato,
siamo vivi e pronti a tutto. Anche perché, parliamoci
chiaro, rinunciare allo spettacolo per noi sarebbe un po’ come
rinunciare a noi stessi.
Eccoci puntuali a presentare una stagione. Nome oggi ancora
più appropriato e ricco di significati, perché di
stagione si tratta quando si pensa ad un cartellone di eventi
e sempre di stagione si parla quando si pensa ad un periodo;
ebbene, questo periodo ce lo ricorderemo negli anni perché rantoliamo
nel buio eppure non ci perdiamo.
Crisi? Certo! E allora rincariamo la dose, convinti che in
una stagione (appunto) di crisi, investire sulla cultura sia
una delle cose migliori che possa fare la politica e la gente
stessa. Poveri di denaro ma ricchi d’animo e coscienza è pur
sempre meglio che poveri in tutti i sensi. Rincariamo la dose,
dicevamo, e proponiamo un RossoScena suddiviso in tre belle
sezioni. Una musicale, una di teatro ragazzi ed una classica
teatrale serale.
A partire dal 18 Novembre il teatro di Lari sarà casa
di concerti, soprattutto di giovani band che faticano a trovare
spazi, accompagnate da qualche nome noto del panorama musicale;
ma i noti arriveranno da Gennaio in poi e preferiamo non fare
anticipazioni. L’appuntamento con la musica sarà di
Giovedì, a parte l’apertura, e quello con il teatro
di Venerdì sempre accompagnato da del buon vino e qualcosa
da mangiare, proprio per ricreare una convivialità da
noi tanto amata e sempre vissuta in occasione dei nostri ritrovi
organizzati. Proprio perché il teatro di Lari deve essere
una casa, abbastanza calda per passare un piacevole inverno.
Proprio perché Lari è un luogo, per noi IL luogo.
Da Gennaio continueranno gli appuntamenti con concerti e spettacoli,
ma non siamo ancora in grado di pubblicare il programma, e
si aggiungeranno anche le domeniche pomeriggio per i ragazzi,
con compagnie che rimarranno anche il lunedì e martedì a
proporre i matiné per le scuole e questo programma invece è già consultabile.
Un passo alla volta, visti i tempi, senza mai retrocedere
ma costantemente con lo sguardo dritto davanti a noi per raggiungere
i nostri sognati traguardi. Alle persone che ci seguono chiediamo
ogni tanto qualche spinta e un’affettuosa attenzione
nel sostenerci, ora più che mai.
Scarica la locandina della rassegna in formato PDF
RossoScena sarà aperto il 18 Novembre da uno spettacolo
particolare, ovvero Foco Theory di Fupete e Pentolino’s
Orchestra, progetto curato da Erika Gabbani, un concerto audio
visivo dove i disegni dal vivo di Fupete animeranno le arie
del concerto, facendoci immergere in una dimensione insolita
e surreale.
Il 24 Novembre si proseguirà con il rock della giovanissima
band dei Venus in furs, ventenni di oggi che si rispecchiano
nei ventanni di coloro che hanno fatto la storia della musica,
costruita sui disagi di una vita “preoccupata” per
tutto quel che accadeva e per tutto quel che accade. I Venus
presentano il loro nuovo album Siamo pur sempre animali.
Il 25 Novembre è la volta della compagnia Nerval Teatro,
guidata da Maurizio Lupinelli, uno degli artisti più istrionici
del panorama teatrale italiano. Psicosi delle 4 e 48 è un
viaggio interiore ispirato dalle opere della Kane, una lotta
col proprio malessere, il malessere dell’uomo, così poco
considerato dall’azione scellerata, quotidiana, del potere.
Il 27 Novembre il Teatro dei Venti, una delle compagnie più impegnate
in ambito di teatro sociale, presenta Senso Comune, spettacolo
finalista del premio Scenario, un’opera onirica che prende
forma dall’unione di tre dimensioni: Scampia, quartiere
all’estrema periferia Nord di Napoli, è il luogo
più vicino all’immaginario dello spettacolo. La
periferia è la dimensione spazio. La vita è la
dimensione fisica. L’attesa è la dimensione tempo.
l primo dicembre vuol dire RHumornero, dopo aver aperto i
concerti a Marlene kuntz, Baustelle, Verdena e Deep Purple
ci presentano il loro secondo album “il cimitero dei
semplici”. i temi sono un concentrato di attualità tra
colori scuri,umorismi neri e disillusioni dei tempi moderni,
un misto di rock,pop,metal assemblati ad inedite proiezioni
video per un live ricco di sorprese e atmosfere dark.
L’8 Dicembre in scena i Supramonte con le loro rivisitazioni
su Fabrizio De Andrè, un concerto bellissimo che ripercorre
molte delle tappe fondamentali del grande cantautore italiano.
9 Dicembre Il piccolo miracolo della compagnia Cespuglio Potato.
Spettacolo musical-teatrale liberamente ispirato a “Il
primo miracolo di Gesù Bambino” del “Mistero
buffo” di Dario Fo, di e con Sandro Ceccanti (voce narrante)
e Roberto Molesti (tastiere). Delirio e poesia, per raccontare
con dolcezza e irriverenza una storia spogliata quasi completamente
del suo senso politico originario per mettere in risalto la
sua religiosità.
Il 15 Dicembre i NUT, una band giovane con tanta personalità,
recensita splendidamente dalle riviste più importanti
di settore. Recentemente è uscito il loro nuovo lavoro
Gravità Inverse per la realizzazione del quale la band
si è avvalsa di importanti collaborazioni come quelle
di Giulio Ragno (Teatro degli Orrori, One dimensional man,
ZU), Nicola Manzan (Bologna Violenta) e Marina Mulopulos (Almamegretta,
Malfunk, Tilak). I Nut si formano nel novembre 2009, spinti
da un bisogno comune di creare la propria musica sperimentale,dal
suono unico e caratterizzato da una forte identità.
Il 16 Dicembre il Quartetto Barone, ovvero il blocco storico
di Scenica Frammenti, porterà in scena la Farsa, in
uno spettacolo teatralpopolare dalle sensazioni pure e nostalgiche.
Abbiamo sentito l’esigenza di ritornare agli arbori,
a quando il teatro raccontava la società prendendosi
in giro, in modo grottesco talvolta, mettendo in evidenza l’arte
e la bravura dell’attore nel gioco teatrale. Vincenza
Barone è la protagonista storica di questo spettacolo
dove interpreta Raffaelino, personaggio vestito per la prima
volta subito dopo la guerra.
Il 22 Dicembre, la band al femminile delle Shootin’s
stars. Le tre ladies sono riuscite negli anni a raggiungere
un suono personale dall’impatto diretto, sostenuto da
testi (in inglese e italiano) dal forte valore comunicativo.
Parzialmente influenzate dal dark wave, dal blues e da musicisti
come Tuxedomoon, P. J. Harvey, Radiohead, Beatles, le shootin’ stars
con un vasto repertorio di brani originali e performance intriganti
sanno avvolgere e stregare gli ascoltatori.
L’anno si chiude il 29 Dicembre con i Betta Blues Society,
stimata band pisana il cui repertorio è incentrato sulla
promozione dei brani originali e sul blues anni 20/30 (JB Lenoir,
Memphis Minnie, Sister Rosetta Tharpe, Ma Rainey) con alcuni
tributi ad artisti blues più moderni, comunque riletti
in chiave rurale con l’utilizzo di sola strumentazione
acustica e sempre all’insegna del coinvolgimento del
pubblico.
Leggi le schede complete degli spettacoli nella pagina della
stagione
http://www.teatrodilari.it/category/stagione/
per info e biglietti e prenotazioni:
http://www.teatrodilari.it/biglietti/
DA GENNAIO UN NUOVO PROGRAMMA CHE DURERà FINO A MAGGIO.
A tutti gli spettatori verrà offerto un bicchiere di
buon vino della Tenuta di Ceppaiano!!