|
[ eventi ] |
|
[ teatro ] |
|
|
|
|
CONTEMPORANEA:"PERTHUS" |
|
data e ora |
domenica 12 febbraio 2012 ore 17.00 - 20.00 |
|
luogo |
Teatro Cafaro, Latina |
|
|
informazioni |
LLAB_LABORATORIOLATINA: CONTEMPORANEA
Domenica 12 febbraio arriva in pomeridiana alle ore 17.00
PERTHUS
scritto da Jean-Marie Besset
regia di Giampiero Cicciò
con Giampiero Cicciò, Salvatore Palombi, Andrea Luini, Matteo Romoli
una produzione Fondazione Teatro V.E. di Noto
spettacolo concepito all'interno del progetto dell'Ente Teatrale Italiano (ETI) e l'ambasciata di Francia denominato "Face a face"; progetto concepito per favorire il confronto "faccia a faccia" dell'eccellenza delle esperienze teatrali contemporanee italiane e d'oltralpe. Da quest'anno nel cast anche l'attore pontino Salvatore Palombi.
Post spettacolo: Aperitivo, arte, musica
Prosegue la rassegna di esperienze teatrali curata da Clemente Pernarella e giunta al quarto appuntamento.
Per LatinaLab il teatro è spazio di incontro, aperto, vivo e da vivere.
La sfida è quella di rendere gli spazi del Palazzo della Cultura finalmente luogo di incontro per la cittadinanza. In quest'ottica prosegue la collaborazione tra MAD e Contemporanea nata e sviluppatasi con la consapevolezza dello stretto legame tra questi due linguaggi artistici eterogenei.
Il pubblico è invitato al teatro Cafaro domenica pomeriggio alle ore 17.00. A conclusione dello spettacolo si potrà, bevendo un aperitivo ed ascoltando musica dal vivo, assistere alle proposte di Mad – Rassegna d'Arte Contemporanea a cura di Fabio D'Achille che esporrà le opere di Alessio Marchegiani, un giovane e promettente artista pontino.
Lo spazio musicale ospita un protagonista d'eccezione: il fisarmonicista e compositore Marco Lo Russo. L'incontro con la Francia mediato dalle sonorità della fisarmonica di un musicista di caratura internazionale in grado di fondere jazz, musica classica e contemporanea che aggiunge all'appuntamento di domenica prossima un elemento di ulteriore spettacolarità.
Il teatro come spazio di incontro. L'angolo dell'aperitivo curato per l'occasione dall'Associazione Latina in cucina si muoverà tra Francia e Sicilia. Enogastronomia show.
PERTHUS
La storia:
In una piccola città nel sud della Francia, poco lontano dal passo del Perthus che permette di attraversare i Pirenei e raggiungere la Spagna, Paul, un liceale appassionato di letteratura e di teatro incontra Jean-Luis, giovane ammaliante e misterioso alunno dell’ultimo anno.
Molto rapidamente, tra loro nasce una forte amicizia fatta di particolare complicità ed esclusività.
Mentre Paul si scopre innamorato di Jean-Louis, con tutta l’irruenza dell’età adolescenziale, le rispettive madri, Irene e Marinane, fanno conoscenza: ciascuna trova nell’altra lo specchio della propria esistenza. Diventano amiche, confidenti e la loro unione nasce soprattutto dalla comune condizione di mogli infelici.
Decise a costruire un futuro prestigioso per i propri “figli prodigio”, ambiziose e determinate, non lasceranno che la passione tra i due ragazzi, faccia deragliare la carriera e la vita a cui li hanno destinati.
Recensioni:
Gioco delle parti a quattro voci tra madri-mantidi e adolescenti smaniosi, per un atto unico che il sensibile Giampiero Cicciò ha ben diretto con sguardo sincero e appassionato, destrutturando e ricostruendo con surreale ironia i meandri di un testo che colpisce al cuore senza violenza ma inesorabilmente.
Francesca Motta ( La Sicilia )
Mettete un palcoscenico adorno solo di qualche sgangherato arredo. Mettete quattro attori bravissimi , una regia sapiente e un testo che fotografa icasticamente l’incontro tra due adolescenti e avrete l’idea di uno spettacolo piacevole e intenso. E’ stata davvero un’ora e mezzo di grande teatro quella che giovedì sera, per Taormina Arte teatro… ha incantato e stupito tutti.
Silvana La Porta (atenanet.org)
Magnifica, lucida e di ampio respiro è la regia di Cicciò...
Matteo Pappalardo (Gazzetta del Sud)
Perthus è un piccolo capolavoro di drammaturgia. Ci ha pensato adesso un ispirato Giampiero Cicciò a metterlo in scena...
Gigi Giacobbe (Giornale di Sicilia)
http://www.youtube.com/ watch?v=1zbpb5jXkzo&feature =related
Curriculum artistico Alessio Marchegiani
nato a Latina nel 1980, diplomato nel 2001 al Liceo Artistico Statale di Latina, ho frequentato l'Accademia di Belle Arti P.Vannucci di Perugia dove mi sono laureato nel mese di marzo 2009, nella sezione di scultura.Nel corso degli ultimi anni ha avuto l'occasione di partecipare ad alcune esposizioni collettive e concorsi quali: Concorso artistico "Giugno in arte" edizione 2006,primo classificato sezione materia Marsciano Arte Giovani, esposizione collettiva, Marsciano,2006 Marsciano Arte Giovani, esposizione collettiva, Marsciano,2007Concorso artistico "Giugno in arte" edizione 2007,primo classificato sezione materiaEsposizione collettiva "in itinere" C.E.R.P.-Centro Espositivo Rocca Paolina Perugia, 2007Esposizione collettiva "BrufArte Giovani", Brufa,2007Concorso artistico "Giugno in arte" edizione 2009,primo classificato sezione materiaTredicesimo premio internazionale “Massenzio Arte”, Roma,2009Premio internazionale Tokyo, selezionato tra i finalisti, Centro diffusione Arte, Palermo, 2011Esposizione
collettiva, AmArt gallery, Bruxelles, 2011MAD Rassegna d'Arte Contemporanea,
Tunuè temporary shop, Latina, 2011Esposizione collettiva, "Festival delle
Arti", Palazzo Caetani, Cisterna di Latina, 2011"1° concorso internazionale
città di Corchiano", secondo classificato, chiesa di S.Egidio, Corchiano, 2012
Titoli e tecniche delle opere in esposizione nel foyer del teatro CAFARO
"Ascensione" cm 235x95x45, lamiere di ferrotagliate e saldate, 2005 "Contenitore di speranze"cm 90x120x65, lamieredi ferro tagliate e saldate, 2007 "Prigione d'intenti"cm 180x27x27 compreso basamento inlegno, lamiere di ferro tagliate e saldate, 2009
CRITICA
Alessio Marchegiani lavora con piccole lamine di ferroossidate, saldate tra
loro con un paziente lavoro di assemblaggio, creandostrutture innervate e
sostenute internamente da tondino metallico dacarpenteria: la sua ricerca è
centrata sul tema della figura antropoide,evocata in un caso come forma
“aperta” dal profilo sagomato bramosamentesvettante verso l’alto, ma
inevitabilmente ancorato al terreno, mentre nellaseconda, prevalgono intenzioni
diverse, anche e soprattutto formali. Un uomo,o, forse meglio, un umanoide non
immemore di certe creature di Savinio, sipresenta compattamente accucciato a
terra: di esso, però, risulta riconoscibilesolo la testa, poiché le sue braccia
si conformano a mò di grandi ali squamatea proteggere un’insondabile intimità,
forse allusiva ad una sorta di enigmaticadimensione primigenia.
Emidio De Albentiis
BrufArtegiovani 2007
Al ferro, duro e freddo, Alessio Marchegiani dona vitalità, forma, calore,
emozione. Lo plasma assemblandolo e dà così concretezza ai suoi pensieri e
sfogo alla sua creatività. Una dialettica che si rivolge alla percezione del
fruitore per arricchirne il senso estetico e il concetto stesso di spazialità.
Siamo davanti ad un fare arte innovativo che sicuramente arricchisce lo
spettatore e lo affascina perche è sinonimo di innovazione interpretativa e
narrativa.
Dino
Marasà |
|
|
|
|
|
|
-
eventi & recensioni |
|
|
|
|
|
|
|