“Teashades”
John Lennon,
stile mode e tendenze di un mito senza tempo
  moda - di Carlotta Rosati    
 
L’influenza della musica nel mondo della moda è lampante, che dire di John Lennon: anche dopo trent’ anni dalla sua tragica morte nel Dicembre 1980, continua ancora oggi a essere una fonte di ispirazione per stilisti, designers e creativi di tutto il mondo.
Lennon inizia la sua carriera nel 1962 come cantante e compositore dei Beatles, influenzando in modo decisivo la moda e il costume e definendo così lo stile di un intera generazione. Possiamo riconoscerlo come uno dei precursori della moda militare, un tenace esponente del movimento Hippie “Flower Power”. Lui stesso fu creatore di una celebre e popolare tendendenza, indossando nel ‘67 i suoi famosi occhiali rotondi (“teashades”) durante le riprese del film “How I Won the War” di Richard Lester, lo stesso regista di “A hard days night” e “Help”. Non è possibile assegnare John Lennon a nessuna categoria, quando uno stile si diffondeva lui aveva il potere di cambiarlo e forgiarlo a suo modo, consolidandosi così come icona della musica, della pace, ma anche della moda: un “Working class hero” ancora oggi di influenza mondiale .
Nello scorso anno il marchio Balmain lancia una collezione (spring 2009) chiaramente ispirata allo stile dei Beatles nell’ album “Sgt. Peppers’ Lonely Hearts Club Band”, facendo delle giacche in stile militare un “Must-Have” per i fashionisti di tutto il mondo. Nello stesso anno Rei Kawacubo, designer della griffe Commes des Garçons, crea e commercializza con enorme successo una linea di magliette, camicie e borse dedicata a Lennon e la sua band. Guardando una sfilata di Emilio Pucci, con i suoi giochi di colori e stampe psichedeliche , è facile pensare al polemico testo di “Lucy in the Sky with Diamonds”. Secondo una leggenda urbana il titolo di questa canzone è l’acronimo di “LSD”, una sostanza in grado di alterare la percezione e l’umore amplificando i sensi e distorcendo la realtà, teoria che Lennon smentì però più volte attribuendo la sua ispirazione a un disegno del figlio.
Nel 2001 Steven Meisel, grande maestro attuale di “Fashion Photography”, pubblica su Vogue il redazionale “Rock The House”. Per questo servizio sceglie di interpretare John e sua moglie Yoko Ono usando come modelli Devon Aoki e Ben Northover, ancora una volta conferma Lennon come “fashion icon” universale.
Ironicamente si dice che prima di sparare e uccidere, l’assassino Mark Chapman dice: “Ehi, Mr. Lennon! Sta per entrare nella storia”. John Lennon fa parte del nostro presente, riuscendo a portare fino a oggi sogni, fantasie e ispirazioni a tutte le forme d arte.
“You may say I’m a dreamer...but I’m not the only one.” Che dire? “Let it be”.
   
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