L'arte 2.0 al Guggenheim Museum
Arti visive, musica e innovazione dal basso
  videoarte - di Michele Centorrino    
 
New York, 22 ottobre 2010, Guggenheim Museum: in diretta streaming mondiale il primo Youtube Play, la biennale di video creativi realizzata in collaborazione con i colossi HP e Intel. Per chi avesse perso questo spettacolo vada subito su youtube.com e se lo goda. Infiniti gli spunti creativi e innovativi utilizzati dagli utenti del portale di videosharing, che da ogni parte del mondo hanno inviato i loro contributi artistici. Sono stati infatti registrati 23.358 iscritti provenienti da 91 paesi diversi. Entusiasta Nancy Spector, Deputy Director e Chief Curator della Fondazione Solomon R. Guggenheim che così ha commentato a margine della serata: “Il nostro obiettivo era di raggiungere il più vasto pubblico possibile, invitando persone di tutto il mondo a presentare un video. Il nostro intento iniziale era di selezionarne 20, ma la giuria è rimasta così colpita dalla qualità dei lavori presentati che ha deciso di premiarne 25. A nostro avviso la rosa finale è composta da video che sono fra i lavori più singolari e innovativi realizzati e diffusi online negli ultimi due anni”.
L’evento presentato dall’attore-regista Michael Showalte, è gia entrato nella storia come massimo momento di partecipazione democratica alla cultura, una spinta dal basso e un’opportunità per artisti e creativi sparsi sul globo terrestre che avessero almeno a portata di mano un computer e una webcam.
Nel corso della serata in diretta streaming mondiale su www.youtube.com/play, dal palco all’interno del Guggenheim, si è potuto apprezzare uno spettacolo di performance live musicali e non solo che facevano da cornice ai video finalisti. Fra gli artisti che si sono esibiti nel corso della serata ci piace ricordare il musicista e video-artista Kutiman, il gruppo rock vincitore del Grammy Award OK Go, il gruppo dance LXD e l’artista Mike Relm.
Non bastasse questo, a lasciare tutti senza parole sono stati i video, che dal tramonto fino alle 22:30, si sono susseguiti sia all’interno, proiettati su uno schermo gigante, che all’esterno sulla facciata del celebre edificio di Frank Lloyd Wright sul lato della Fifth Avenue. Ne è uscito fuori un effetto sbalorditivo! Impressionante la qualità delle proiezioni incorniciate nei piani esterni della “Rotonda”, che ha preso vita in un vorticoso susseguirsi di immagini dei video iscritti al concorso.
Ora siamo oltre. L’idea che chiunque dotato di fantasia ed un minimo di tecnologia possa diventare un artista riconosciuto è realtà. Così Richard Armstrong, direttore della Fondazione e del Museo Solomon R. Guggenheim, ha dichiarato: “Il continuo interesse del Guggenheim per i nuovi media ha spinto il museo a lanciare YouTube Play, la prima biennale di video online organizzata da un importante museo d’arte contemporanea. Negli ultimi due decenni, l’immagine in movimento è stata completamente assimilata dall’arte contemporanea: il Guggenheim - insieme a YouTube, HP e Intel - si è avvalso della propria esperienza per creare YouTube Play con lo scopo di celebrare questa forma d’arte e la forza di Internet nel catalizzare e diffondere nuove espressioni dei media digitali”.
Nel fermento di idee mondiali proiettate al Guggenheim, è da segnalare l’assenza dell’Italia: tra 25 premiati di 14 Paesi, invece, spiccano gli Americani con ben 9 vincitori, poi 2 video artisti per Sud Africa, Gran Bretagna e Canada, ed infine 1 per Australia, Brasile, Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Giappone, Irlanda del Nord, Olanda e Corea del Sud.
A sottolineare l’importanza globale dell’evento, Ed Sanders, Senior Marketing Manager di Youtube, che ha dichiarato: “YouTube Play è stato pensato per far emergere video singolari, che nascono dall’unione di creatività e tecnologia. Questi 25 video sono un esempio rappresentativo di questa miscela. In più, sono stati selezionati tra contributi provenienti da oltre 90 paesi diversi. Queste creazioni rappresentano la molteplicità di generi e di tecniche specifiche oggi applicabili ai video online e celebrano la capacità di YouTube di raggiungere un pubblico globale ed eterogeneo”.
Adesso si dovranno attendere ancora due anni poter partecipare alla prossima edizione ma sono sicuro che saranno ancora di più gli iscritti a questa interessantissima nuova biennale.
   
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