“Space Invaders” to be continued..
L’invasione aliena non si arresta e Roma ormai è colonizzata!
  videoarte - di Michele Centorrino    
 
Immaginate una notte a Parigi di qualche hanno fa… fu in quel preciso istante, proprio nella sua città, che Invader iniziò la colonizzazione del mondo. I suoi alieni, inspirati all’arcade game Giapponese “Space Invaders” con cui probabilmente giocava all’età di 9 anni, formati da piastrelle colorate a riprodurre i pixel e con una superficie simile ai quadratini del più famoso cubo utilizzando la sua tecnica del RubikCubism, prendono vita sui muri delle città.
Dopo aver conquistato, sempre in totale anonimato, tantissime città del globo, come New York, Bangkok, Aix en Provence, nell’Ottobre del 2010 con una mostra dal titolo “Roma 2010 & other curiosities” anche Roma è stata occupata. Fateci caso, a Monti come a Garbatella, in tanti angoli inaspettati, se alzate lo sguardo troverete gli invasori risplendere beffardi. L’inserimento di queste opere ridefinisce il termine “street art”, da sempre sinonimo di sporco o deturpante, oggi ampiamente riconosciuto come valore aggiunto per la città, non a caso anche un Assessore come il mai troppo rimpianto Croppi dichiarò su Space Invaders: “Il vero volto dell’arte contemporanea vive sulla strada e nel territorio: una realtà tutta ufficiosa e raramente conformata dalla cultura ufficiale dell’Ente pubblico.”
Così dopo essere stati ammirati nello spazio espositivo Wunderkammern in Roma che dichiara: “il suo operato è legato a pratiche creative di interferenza e disegna inediti percorsi nello spazio collettivo, modellando nuovi segni nel paesaggio urbano. La modalità naturalmente pubblica dei suoi interventi – sospesa tra visibilità e anonimato e tra spazio reale e virtuale – così come la scelta di icone presenti nelle pratiche e nella memoria collettiva delle generazioni più giovani, fornisce una lettura significativa e originale del nostro patrimonio culturale.” Ora le opere di Invader sono a disposizione di tutti. Entrate con incredibile stupore sotto la pelle della città Eterna, ad aggiungere nuovo patrimonio culturale, bellezza e innovazione, di cui sentiamo sempre un gran bisogno per la naturale evoluzione che deve avere l’arte per non ripetersi all’infinito rimanendo brutta copia del passato.
Per rendervi meglio conto della portata di questa operazione artistica vi consiglio di visitare www.space-invaders.com. Sul sito dell’artista troverete una mappa del mondo con gli alieni lampeggianti sulle città conquistate, le esibizioni e le foto che vi faranno scoprire dove si trovano le installazioni.
Ma vi avviso, non è finita qui…seguite ancora le performance di Invader perché l’invasione continua!
   
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