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Spray, sticker, sculture, pennelli, rulli, installazioni video e stop motion, questa è la Street art.
Si può definire arte qualcosa che sporca le strade, gli edifici, che viola la proprietà privata, una forma d'arte che non ha niente a che vedere con i musei e i collezionisti, ma che è comunque una manifestazione del pensiero dell’artista che l’ha creata e che affascina in egual modo? Il dibattito è ancora aperto. Di certo è ben lontana dalla classificazione canonica di arte, i puristi storcono il naso e pensano che questa sia solo la manifestazione di atti di vandalismo; c’è chi pensa di poterla inserire nell'elenco delle arti visive low cost. Gli street artist utilizzano luoghi pubblici, come se fossero spazi espositivi a cielo aperto in cui poter mettere in mostra le proprie opere, ridando vita a palazzi fatiscenti usati come se fossero delle tele sulle quali spargere le pennellate di colore. Con il vantaggio di avere una visibilità maggiore di quella di una tradizionale galleria d'arte, in cui si è costretti a pagare per vedere le esposizioni.
La street art è una via di mezzo tra la Pop Art e il Graffitismo, con il quale viene spesso confusa. Chi pratica la street art però non firma i treni con i propri tag o con quelli della crew a cui appartiene, va ben oltre. Sono delle vere e proprie rappresentazioni del pensiero dell’artista riguardanti questioni sociali e politiche.
In Italia è un fenomeno piuttosto recente, diffusosi grazie a Blu. Ha deciso di rimanere nell'anonimato, di lui si sa solo che è uno dei più famosi artisti italiani che può vantare di avere lasciato il proprio segno in varie città da Milano, Roma, Prato, a Bologna, città in cui risiede, passando per Londra, Belgrado, Berlino, Madrid, Barcellona, Lisbona, arrivando in Sud America e perfino in Palestina.
Dallo spray, dalle frasi a supporto dei suoi disegni, è passato ai pennelli e all'ausiliodel mezzo digitale, della tecnica video dello stop motion. Girando video che mostrano una sequenza immagini dei suoi lavori. Blu dipinge, crea, cancella, stravolge e trasforma ,dà vita ai personaggi delle sue opere e il risultato è una sorta di cartone animato
(http://www.blublu.org/sito/video/bbbb.htm).
Non tagga i lavori, la sua firma sono i contorni neri, l'uso di solo due colori, la semplicità con cui esprime le sue idee sull'ambiente, e la critica nei confronti del capitalismo moderno. Tratti che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.
Le sue opere hanno un forte impatto visivo, ricoprono interi muri e facciate di edifici. Insomma, Blu non è un writer qualunque e anche il celebre quotidiano britannico Guardian se n'è accorto tanto da includerlo nella lista dei 10 migliori street artist a livello mondiale in circolazione, per l'opera realizzata a Lisbona, creata in occasione del disastro petrolifero della Deepwater nel Golfo del Messico. Il messaggio è decisamente irriverente, ma chiaro. Raffigura un uomo d’affari, simbolo del capitalismo, che tiene tra le mani la Terra e ne beve il succo con una cannuccia.
Di certo non gli manca la fama, può anche vantarsi di comparire accanto ad altri grandi artisti del calibro di Bansky e di Haring, due colossi della street art.
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