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L'Academy Award, comunemente conosciuto come Oscar, è il più importante premio cinematografico a livello mondiale (fu assegnato per la prima volta nel 1929).
Tra i registi che hanno vinto più Oscar ci sono alle spalle di Francis Ford Coppola, al primo posto con 6 statuette, il maestro Federico Fellini con 5 e Vittorio De Sica con 4.
I film che si affronteranno nella notte degli oscar di quest'anno saranno quasi sicuramente 5 tra questi titoli: ”The Artist”, “The Descendants”, “Drive”, “The Help”, “Midnight in Paris”, “Millennium - Uomini che odiano le donne”, ” Molto forte, incredibilmente vicino”, “Moneyball”, “The Tree of Life”, “War Horse”.
“The Artist” è un film in bianco e nero, muto, che merita particolare attenzione e che potrebbe portarsi a casa ottimi risultati.
Il nostro candidato è “Terra ferma” di Emanuele Crialese, film italiano in corsa per gli Oscar 2012.
Il film nel primo weekend ha incassato 244.000 euro, per un incasso totale di 1.604.000 euro (ultima rilevazione del Box Office di domenica 20 novembre 2011). Per fare solo un confronto: una grande produzione americana come “Sherlock Holmes – Gioco di ombre” distribuito dalla Warner Bros, nel primo weekend ha incassato 2.434.445 euro, nelle prime due settimane ha raggiunto la cifra 7.505.949 euro.
Per contro una vittoria al botteghino il cinema italiano l'ha già portata a casa: ”Che bella giornata“ del fenomeno mediatico Checco Zalone, ha incassato la cifra astronomica di 43.474.000 euro, battendo i 22.255.000 euro dell'ultimo “Harry Potter” e i 17.000.000 euro di “Pirati dei Caraibi– Oltre i confini del mare”.
Il filone della commedia, quindi, sembra essere quello che porta i grandi numeri: è la commedia a mettere d'accordo per magia la quasi totalità del pubblico italiano. Quest'anno il 40% del botteghino delle nostre sale è andato a film italiani. Nel passato i nostri film raggiungevano appena il 20%, sconfitti da film in gran parte americani.
Cosa manca al nostro cinema per competere a livello internazionale e intercettare il grande pubblico straniero?
Si potrebbe rispondere che in Italia manca una vera e propria industria del cinema pronta ad investire su progetti innovativi e forme di comunicazione, grazie alle quali esportare il nostro cinema anche all'estero. Citiamo il bell'esempio del film “This Must Be The Place” scritto e diretto da Paolo Sorrentino ed interpretato dal magistrale Sean Penn, costato intorno ai 28 milioni di dollari e per la cui produzione si sono unite 5 case di produzione europee di Francia, Italia e Irlanda. Il film è uscito il 14 ottobre in Italia e ha incassato 6.053.500 euro. Uscirà negli Stati Uniti a marzo nel 2012 e quindi l' eventuale partecipazione agli oscar sarà per l' anno prossimo.
Forse un nostro limite è che abbiamo paura di pensare in grande: Paolo Sorrentino ha conosciuto Sean Penn alla serata conclusiva del festival di Cannes 2008, nella quale il regista ha vinto il Premio della Giuria di Cannes, con il film “Il divo”. Dopo quell'incontro, Sorrentino ha inviato la sceneggiatura a Sean Penn e come lui stesso dice in un' intervista “il suo sogno è diventato realtà”.
“This Must Be The Place” è la perfetta coniugazione di talento, coraggio e capacità produttiva, che ne fanno un esempio di eccellenza del cinema italiano.
La commedia oggi in Italia è maggiore garanzia di incassi, per chi si allontana la strada è in salita, le grandi case di produzione non sono disposte a rischiare su progetti nuovi.
Inoltre dovrebbero esistere più realtà formative come la New York Film Academy che con il suo metodo innovativo, consente a qualsiasi studente di ogni parte del mondo, di avere un'esplorazione pratica del percorso cinematografico: fin dalla prima lezione gli studenti imparano ad usare i mezzi tecnici necessari alla realizzazione dei loro film. L'unica regola che vige è “la continua ricerca dell'ispirazione”.
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