It’s the end (and the beginning) of the world, as we know it
 
musica - di Giorgia Mastroianni
 
 
 

Quest’anno l’universo musicale ne ha viste di tutti i colori.
Seguendo il tragico destino di Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain, a 27 anni la cantante retro-soul britannica, definita “l’ultima diva” dalla rivista Rollingstone, è stata trovata morta nella sua casa di Cadmen Town, a Londra, lo scorso 23 luglio: un talento innato, esploso e apprezzato in troppo poco tempo. Il 5 dicembre 2011 è uscito un album segreto della cantante con materiale inedito, considerato dai fan come il “suo ultimo regalo”. L’album di dodici tracce si intitola “Amy Winehouse Lioness: Hidden Treasures”, e tra i brani custoditi figurano: “A Song for You”, cover della canzone di Leon Russell interpretata da Donny Hathaway, uno dei cantanti più amati dalla Winehouse, registrata nel 2009 mentre Amy stava lottando contro la dipendenza all’eroina; “You Still Love Me Tomorrow“, altra cover, stavolta di King Shirelles e “Between The Cheats“, registrata dopo la fine della sua burrascosa storia d’amore con Blake Fielder-Civil, e ancora l’inedito “Body & Soul“, l’ultimo brano inciso dall’artista a Londra, lo scorso marzo, insieme a Tony Bennett.

La storia si ripete: il nome di Amy Winehouse riecheggia tra quelle incerte stelle che non hanno avuto il tempo di veder completata la loro carriera.

Un’altra storia musicale, un’altra carriera si è al contrario definita completa e conclusa: saturi di storia e di esperienze, i REM, hanno annunciato il loro scioglimento. La notizia ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo, i “Rapid Eye Movement”, con un comunicato apparso sul sito ufficiale della band, hanno dichiarato il loro addio dopo 31 anni di carriera. Il gruppo nato nell’aprile 1980, capitanato da Michael Stipe alla voce, Peter Buck alla chitarra e Mike Mills al basso, ha venduto più di 85 milioni di dischi e ha, senza dubbio, segnato un suo cammino nell’immenso labirinto della storia musicale. Dopo aver fatto sognare e cantare fan provenienti da tutto il mondo, Stipe afferma serenamente: “Un uomo saggio una volta disse: la saggezza è partecipare a una festa e sapere quando è il momento di lasciare”. I REM, con grande senso di responsabilità nei confronti dei loro fan, si dichiarano grati e ancora stupiti per tutto ciò che hanno realizzato. Brani come “Losing my religion”, “It's The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine)”, “Everybody hurts”, “Daysleeper”, “Shiny Happy People”, resteranno nella storia del rock e del panorama musicale, destinati a divenire una leggenda per le generazioni future.

Mentre uno storico gruppo si scioglie, un’altra storia rinasce e un imprevedibile ritorno viene annunciato: a tredici anni dalla sua ultima apparizione, la formazione originaria dei Black Sabbath si riunisce per un tour mondiale. Ozzy Osbourne, leader storico della band, ironizza sulla decisione: "La verità è che noi non beviamo, non ci droghiamo, non facciamo più follie, ma mia moglie e' una spendacciona. E allora abbiamo pensato di guadagnare altri soldi per poterli spendere. La rinascita dei Black Sabbath e' una diretta responsabilità di mia moglie. E che cosa devo fare io se ha le mani bucate, ucciderla?".

Nella tournée è prevista una tappa italiana il prossimo giugno a Milano, al “Gods of Metal 2012”, dove si potrà godere nuovamente quel rock pesante, tenebroso e a tratti demoniaco che ha reso i Black Sabbath un marchio doc dell’heavy metal.

La storia musicale continua il suo “circle game” di chiusure e ritorni. Per ora non possiamo far altro che stare al gioco e ringraziare la moglie di Ozzy Osbourne, attendendo altri, nuovi e imprevedibili cambiamenti. Proprio come affermano le parole di una delle più belle canzoni dei Black Sabbath:

I'm going through changes,
We shared the years
We shared each day
In love together
We found a way
 



 
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