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Il mondo della fotografia amatoriale ed anche professionale ha avuto un notevolissimo supporto dalla nascita di tanti "social network" dedicati proprio all'interscambio di fotografie da parte di tanti fotoamatori di tutto il mondo.
E' nata la possibilità concreta di rendere pubbliche le proprie "opere" e sottoporle al giudizio di tantissime persone di tutto il mondo, ricevere critiche, giudizi e consigli. Un modo straordinario di crescere qualitativamente grazie ad una condivisione globale dei propri lavori.
Il più diffuso e frequentato di tutti è "Flickr". l'idea è nata nel 2002 in Canada. Ma è dal 2005 che si diffonde in tutto il mondo dopo essere stata acquistata da Yahoo!. Oggi il numero di fotografi che condividono le proprie fotografie su flickr raggiunge le centinaia di migliaia.
Da allora i siti web dedicati al photo sharing si sono moltiplicati a dismisura. Dai più professionali come ad esempio "1x.com" in cui lo possibilità di inserire proprie immagini è subordinata ad una giuria che ne valuta i requisiti qualitativi che devono essere comunque elevatissimi, fino a quelli più alla portata di tutti come ad esempio tra i più diffusi "picasa" di Google. Un'altro sito europeo molto frequentato da decine di migliaia di fotoamatori di tutto il mondo è woophy. Panoramio, è un sito di Google in cui oltre a poter condividere e pubblicare le proprio fotografie, è possibile anche collocarle geograficamente sulle mappe di Googlemap. Possono essere visualizzate da chiunque navigando sulle mappe clicchi sulle iconcine delle immagini.
Senza contare che anche facebook e twitter sono spesso utilizzati a tale scopo e si possono visitare tantissimi gruppi di fotografi più o meno professionisti che volentieri condividono le loro immagini.
Anche i giornali pubblicano volentieri immagini postate direttamente dai lettori. Un modo efficace di avere subito lo scatto che fa notizia. Magari la qualità non è eccezionale, ma per una testata è come avere milioni di reporter in ogni parte del mondo pronti a cogliere l'attimo e rendere partecipe un grandissimo numero di utenti di un evento.
Ovviamente tutto ciò scombina molto i ruoli dei professionisti che si ritrovano a fronteggiare una concorrenza "sleale" per così dire, ma d'altro canto le opportunità di mercato si espandono talmente tanto che ne scaturiscono comunque nuove opportunità.
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