Il Teatro ti ha invitato ad un evento.
  teatro - di Gabriele Mazzucco  
 
 
I social network sono il mezzo di comunicazione, se non certamente del futuro, sicuramente del presente. Twitter, Facebook, Myspace, hanno influenzato lentamente gran parte della nostra società, fino a conquistare quasi chiunque abbia come requisito minimo, il saper accendere un pc; dimostratesi fin da subito dei valori aggiunti alla pubblicizzazione degli eventi culturali, i social network sono stati sfruttati dai vari artisti ed organizzatori di eventi prevalentemente come luoghi adibiti all’attività di self promotion. Foto di scena a gogò, foto di opere artistiche, video dell’ultimo evento in programma, l’attore e l’attrice con il book personale a portata di profilo, le news su questa o quella intervista in radio, in tv, sui giornali: tutto questo è quanto i social network hanno messo a disposizione degli artisti del nuovo secolo. La promozione dell’ evento, che oggi come oggi passa prima per l’evento di Facebook e poi per qualsiasi altra cosa, sempre più specifica con il nuovo servizio “mappa”; il servizio informativo sull’evento, prenotazioni, informazioni, cambiamenti logistici dell’ultima ora, quasi sempre offerti tramite questi nuovi mezzi di comunicazione; infine i feedback post evento ed il passa parola, oggi molto più immediati, praticamente visibili subito dopo le varie performance con il giudizio dello spettatore che generalmente non si fa attendere sui social network qui presi in considerazione. Tutto questo generalmente si concretizza con l’afflusso aggiuntivo di persone nei vari eventi, altrimenti difficilmente coinvolgibili per distanza o per disinteresse apparente a forme d’espressione che trovano poca risposta sui mezzi d’informazione tradizionali, come ad esempio la pessima resa del tamburino di questo o quel quotidiano in formato cartaceo. La forza dei social network è quella di riuscire ad attirare l’attenzione del possibile spettatore, tramite una storia che va al di là “dell’evento artistico” ma si focalizza sugli “eventi della vita” della persona che li promuove. Evidentemente più interessanti le storie di ogni singola vita piuttosto che le varie proposte artistiche, ad avere il ruolo più importante nelle prime fasi d’avvicinamento all’opera sembra essere la curiosità per il personaggio che la produce e la promuove. Abbiamo quindi un “vediamo cosa combina ora, Tizio o Caio”, impossibile da riproporre in nessun altro spazio reale o virtuale, che aiuta a dare una maggiore eco all’opera proposta artisticamente in quel determinato periodo, proposta che usufruisce, fortunatamente, di alcuni dei sentimenti più forti e dominanti nell’animo umano: la curiosità, l’invidia, il voyeurismo.
 

 
- la rivista on-line (pdf)
- eventi & recensioni