Le mille facce di Varsavia
 
viaggi - di Filippo Gherardi
 
 
 
Nel XIX secolo veniva da tutti considerata come l’autentica “Parigi dell’Est”, per i suoi ampi viali alberati e l’elegante architettura dei suoi edifici. Poi arrivò la seconda guerra mondiale e la città fu quasi completamente distrutta, con la successiva ricostruzione che ne modificò radicalmente sia l’assetto urbanistico che il carattere. Forse anche e soprattutto per quest’ultimo aspetto, ancora oggi, Varsavia si presenta per molti come una città affascinante dal punto di vista storico-monumentale, ma al tempo stesso austera per quel che concerne attrazioni e divertimenti.
Un dato che comunque appare del tutto in controtendenza con la ribalta che la vita notturna della capitale polacca sta recentemente guadagnando, a tal punto che appena qualche anno fa il sindaco dovette addirittura imporre una sorta di coprifuoco per “eccesso di esuberanza giovanile”. Si, perché ad oggi il centro storico della città vecchia si presenta come un autentico reticolato di locali, modernissimi e frequentati assiduamente da un vero e proprio popolo di nottambuli.
Ogni zona ha il suo target, partendo dall’affollatissima Nowy ?wiat, autentico epicentro della vita di Varsavia e meta prediletta per tutti quei giovani che cercano durante il giorno negozi e boutique alla moda, e la sera locali dove ballare e bere drink. Tra questi ultimi il più rinomato è sicuramente il frequentatissimo Balsam, situato a Raclawiska, ambiente trendy e giovanile con serate che ospitano importanti dj ed esibizioni di musica dal vivo. Decisamente più elegante il Quartiere dei Teatri, con i suoi bar di tendenza e le sue esclusive discoteche che attirano una clientela più matura e riservata. Un po’ al di fuori dei classici canoni del divertimento notturno, ma non per questo meno intrigante e frequentato, è invece il quartiere Praga, dove bar e pub chiudono solo quando anche l'ultimo cliente ha lasciato il locale, e nel weekend questo può significare tranquillamente all'alba. In questa zona, luci soffuse e cocktail raffinati si fondono perfettamente con concerti live in ambienti all’apparenza fumosi e trasandati, come nel caso del Trakt Fabryczny ad Otwocka, una vecchia fabbrica abbandonata che ha mantenuto intatti i suoi interni originali, fatti di tubi e manopole a vista, e che negli ultimi anni si è affermato come una delle location ideali per imbattersi in concerti di qualche artista sconosciuto o emergente gruppo musicale. Una variegata opposizione di generi che colora il centro e la notte di Varsavia, annaffiati, letteralmente, da quella che è sicuramente la bevanda alcolica più diffusa dell’intera Polonia: la vodka.
Le vodke di produzione polacca sono, subito dopo quelle russe, le più diffuse e rinomate al mondo. Difficilmente infatti durante un soggiorno nella capitale non vi capiterà di ordinare un Mad Dog, miscela a base di vodka e sciroppo di tabasco che ha fatto la fortuna di locali come il Porto Praga, situato ad Ul. Stefana Okrzei e secondo molti ad oggi il miglior cocktail-bar di tutta la Polonia. Non da meno l’Ice Club di Ul. Panska, bar interamente realizzato in ghiaccio dove i clienti per scaldarsi ricorrono, oltre ad un caldo poncho protettivo, anche ad ingenti quantitativi della migliore vodka in circolazione. Tra questa impossibile non menzionare la Zubrowka, vodka secca aromatizzata alle erbe “bufalo”, originaria della foresta di Bialowieza al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Non meno famosa, ma associata prevalentemente alla città di Danzica, è la Danziger Goldwasser, al gusto di oli essenziali la cui particolarità è rappresentata dai piccoli fiocchi d'oro, da 22/23 carati l’uno, mischiati al suo interno.
Non solo vodka comunque tra le consumazioni più diffuse dei bar di Varsavia, negli anni infatti anche la birra ha assunto un’enorme popolarità. Tra le birre di produzione polacca la più affermata è sicuramente la ?ywiec, riconoscibilissima per la sua originale etichetta che ritrae due ballerini di musica folk. L’autentico fiore all’occhiello è invece il Bierhalle, un originalissimo locale situato ad Al. Jana Pawla II con al suo interno una piccola fabbrica con una vera e propria produzione di birra artigianale.
Numerosi, come detto in precedenza, anche i locali che ospitano serate di musica dal vivo, a sottolineare il legame diretto che da sempre unisce Varsavia al mondo della musica. E parlando di musica ovviamente come non pensare subito a Fryderyk Chopin, il geniale compositore e pianista vissuto nel XIX secolo, considerato un’autentica icona della storia musicale, e non solo, della Polonia. A lui da queste parti sono dedicate banconote, vie ed addirittura aeroporti, ma anche l’ormai famosissimo Concorso Pianistico Internazionale, che si tiene ogni cinque anni, alla fine di ottobre, presso la Filarmonica di Varsavia. Chopin, musica classica e tanto altro ancora, Varsavia infatti da anni rappresenta anche uno degli epicentri assoluti del panorama jazzistico europeo. In questo senso spicca sicuramente l’ormai storico Jazz Jamboree, la kermesse nata nel settembre del 1958 ed affermatasi con il passare degli anni come il più importante evento jazz d’Europa, richiamando ad ogni edizione gli artisti più famosi della scena internazionale.
 



 
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