Ritorno al presente…le interviste impossibili
Marcello Mastroianni
Un attore fa di tutto per diventare celebre e poi, quando ci riesce, si mette un paio di occhiali scuri per non farsi riconoscere.
 
ritorno al presente ...
di Filippo Gherardi
   
 
“Com'è cambiato il mondo, e com'è sempre uguale! Case, palazzi, grattacieli, e in mezzo un dramma vecchio come il nostro. Ma io dico: invece di chiedere all'altre nazioni di darsi un volto umano, ce volemo comincia' a cambiare il nostro? Che avemo trasformato il cuore di una città storica in un carosello infernale per le macchine de Gianni Agnelli... A me invece Roma piace moltissimo: una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si può nascondere bene.

Spazio e tempo sono una convenzione filosofica! Regole stipulate fra gli uomini socialmente evoluti per intendersi meglio. Per esempio oggi è martedi… tutti gli essere umani di questo pianeta sono d'accordo su questa convenzione. Ah, com'è bello perdere tempo!

Quando ti chiamano latin lover sei nei guai. Le donne a letto si aspettano da te una performance da Oscar. Quello che c'è di meglio in noi è soltanto quello che gli altri riescono ad immaginare di noi. Questo non è mica un guaio, siamo rimasti così in pochi ad essere scontenti di noi stessi...! Mie care, la felicità consiste nel poter dire la verità senza far mai soffrire nessuno. La vita sarebbe sopportabile se non ci fossero i piaceri.

Le esperienze si possono anche leggere: non c'è bisogno di farle tutte di persona. Io credo che le epoche si chiudono così, all'improvviso. Non c'è più nessun dubbio ormai che discendiamo dalle scimmie. Il guaio è che non siamo più capaci di risalire fino a loro.

Non mi sento vecchio: al massimo leggermente anziano. No, è sicuro, la vita, qualunque sia, vale la pena di essere vissuta, si dice così. E poi arriva sempre un pappagalletto a ricordarcelo. A quel barbone che sta lassù vorrei dire: ma ti vuoi fare i cacchi tuoi? Io non ho voglia di raggiungerti. Se lassù decidessero Mastroianni lo facciamo campare fino a 150 anni non potrei fare a meno di chiedermi: e dopo?

Abbiamo parlato di tutto pur di non parlare di niente. Ah, com'è bello perdere tempo!”.

 


 
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