MICHAEL JORDAN

  sport - di Daniele Leggieri    
 
Se fosse un numero, sarebbe il 23… se fosse 2 lettere, sarebbe MJ…se fosse un’icona, sarebbe un omino stilizzato con un braccio proteso verso l’alto e le gambe divaricate, a mò di “y” al contrario…se fosse uno sport sarebbe la pallacanestro in persona…di chi stiamo parlando!? Del cestista più famoso degli ultimi 25 anni, dell’uomo dei record, idolo di figli e genitori che sono cresciuti seguendo le sue gesta e le sue imprese: Michael Jordan!
Nato a Brooklin nel 1963, MJ è stato uno dei giocatori di basket più forti di sempre. Il suo palmares comprende, a livello di squadra, 6 titoli NBA (tutti conquistati con i Chicago Bulls), 2 Ori olimpici (Los Angeles 1984 e Barcellona 1992), mentre a titolo personale ha conquistato, tra gli altri, 10 volte miglior marcatore della NBA (record assoluto), più alta media punti nella storia della NBA: 30,12, punti segnati in un tempo di una finale: 35, nel 1992 contro i Portland Trail Blazers, e molti altri… ma Michael Jordan non è solo questo, affatto: la sua grandezza, infatti, sta nell’essere stato un’icona vera degli anni ’90, un simbolo d’ispirazione per moltissimi giovani, un mito verso cui tendere, un modello; è stato testimonial per un famosissimo marchio d’abbigliamento sportivo, tanto da far creare un apposito modello di scarpe col proprio nome, interamente dedicato a lui; ha recitato in un film d’animazione (“Space Jam”) nel quale aiutava i famosi Looney Tunes in una partita contro degli alieni; è stato una vera macchina da soldi per brand commerciali, catalizzando su di se l’attenzione tanto dei media quanto dei fans.
Ma Michael Jordan è stato anche lo sportivo che ha abbandonato la sua vita (il basket) nel momento in cui scomparve il proprio padre: in quel momento dichiarò di aver perso ogni motivazione per proseguire con la palla a spicchi (era il 1993); sempre per amore del padre (appassionato di baseball), MJ decise, nel 1994, di voler intraprendere la carriera di professionista nella Major League americana, con la ferma volontà di primeggiare anche in quella disciplina: i risultati non furono affatto eclatanti, ed il campione di Brooklin decise di abbandonare i suoi propositi un anno e mezzo dopo aver iniziato l’impresa…Tornerà a giocare a basket e ad abbandonarlo per 2 volte ancora, finche non annunciò definitivamente il suo ritiro nel 2003: da allora in poi, Michael Jordan si dedica al golf ed alla gestione del club Charlotte Bobcats, acquistato nel 2010 assieme al suo amico rapper Nelly.
Facile, quindi, che un uomo che ha dominato in lungo e in largo in una disciplina sportiva, possa sentirsi superiore a molti suoi compagni, possa credersi invincibile ed ineguagliabile: ma anche qui MJ riesce a smentire ogni luogo comune, riesce a distinguersi per umiltà e sincerità; celebre, infatti, è la sua dichiarazione “Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”; ed è per questo che milioni di persone ti hanno stimato, e lo fanno tutt’ora! Just do it, Michael!!!
 

 

 
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