Berlin Green
  viaggi - di Karen Iacono  
 
 
Proiettata al futuro con i suoi grattaceli e palazzi specchiati, Berlino, dopo la caduta del muro, ha dimostrato di essere una città pronta alla ricostruzione ed al cambiamento, pur non dimenticando la sua storia ed il suo passato.
Un’aria frizzante e dal profumo di pretzel quella che anima Unterdenlinden, la lunga strada alberata che conduce alla porta di Brandeburgo e che prosegue fino alla parte più periferica della città. Il cielo non sempre sereno fa temere qualche goccia di pioggia, ma il passo deciso dei passanti ti trascina alla scoperta di una delle capitali più belle ed affascinanti d’Europa.
Strade affollate, locali, autovetture maestose, stazioni metropolitane dall’architettura spaziale ed attraversate da treni rapidi e puntuali, e poi la storicità del Berliner Dome e del Museumsinsel, con i suoi edifici colonnati di color tabacco. Niente è quel che sembra.
Diversità e contraddizioni, realtà cittadine che si trascinano il ricordo-incubo della guerra, o meglio, delle guerre, dalla prima Grande Guerra a quella Fredda, che per molti probabilmente ancora non è finita.
Eppure Berlino non solo si proietta verso l’ alto, con i suoi palazzi stile newyorkese e le sue antenne chilometriche che sfiorano il cielo, ma punta anche dritta sul verde. Sì Berlino pensa ecologico, e lo fa invogliando i cittadini a risparmiare e a fare attenzione ai consumi e ai servizi, cercando di incentivare il riciclo ed il rispetto dell’ambiente. Dal noto parco Tiergarten, proprio al centro della città, al regale Pfaueninsel e l’isola dei pavoni, la capitale mette a disposizione dei suoi abitanti all’incirca dieci parchi, tra ville e giardini, in cui rilassarsi e praticare sport. Ma non solo.
Dal 1 gennaio 2008 nella città tedesca esiste una zona verde, il cui scopo è quello di ridurre l’inquinamento atmosferico della zona, permettendo solo a determinati veicoli di circolare. Quest'area si trova all'interno della linea ferroviaria urbana ed i veicoli con un livello di emissioni particolarmente alto devono rimanere fuori da tale anello.
Inoltre, per chi ricicla ci sono convenienti novità, come quella dei distributori nei supermercati che per ogni bottiglia di vetro consegnata vuota, resistuiscono un buono spendibile nel supermercato. Un’iniziativa semplice ed efficace che sta prendendo piede soprattutto nei paesi del Nord Europa.
Proprio nella capitale della Germania è stata firmata La Dichiarazione di Berlino (1997) che punta ad un turismo sostenibile e al recupero dei beni culturali e storici della città e da quel giorno qualcosa si è mosso nella coscienza di chi governa e dei cittadini. Si sta progettando una città senza inquinamento acustico, si lavora per rendere balneabili le acque del fiume Spree, si cerca di promuovere il recupero di indumenti e tessuti… insomma: Berlino si fa promotrice europea di una vision green della città, del turismo ma anche della vita!

   
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