INTERVISTA ESCLUSIVA
Ernesto Prudente, il Re di Palmarola

  viaggi - di Filippo Gherardi  
 
 

Nel mese di Luglio ho realizzato insieme ad altri tre colleghi (tra cui la nostra Karen Iacono) un reportage dal titolo “Le terre del Mito”. Una breve ricerca editoriale-fotografica attraverso i luoghi del Lazio associati al mito di Ulisse, e durante la quale siamo venuti a conoscenza di una storia che ha immediatamente catalizzato la nostra attenzione.
La location è quella dell’arcipelago pontino (o “ponziano” se preferite), dove alcuni vorrebbero collocare anche l’effettiva dimora della Maga Circe. Qui, oltre alla bellissima Ponza, la selvaggia Zannone e l’incantata Ventotene, si trova anche l’isolotto di Palmarola, completamente disabitato secondo molti, ma che nella realtà nasconde ben altre sorprese….
Dal 1992 infatti l’isola di Palmarola è ufficialmente anche l’isola di Ernesto Prudente, un tempo maestro di italiano al liceo di Ponza, ora scrittore per passione ed unico abitante regolarmente censito di quello stesso spicchio di terra.
Controllate se volete, utilizzate qualsiasi fonte a vostra disposizione, la risposta sarebbe sempre e comunque la stessa: Ernesto Prudente è l’unico abitante di Palmarola.
Prudente oggi si presenta come un vivace ottantesienne, profondi occhi azzurri ed un viso corroso dagli anni, tutti, o quasi, trascorsi a ridosso di quello stesso mare cristallino.
Lo abbiamo incontrato sulla terrazza del porto di Ponza, seduto ai tavolini di un bar subito all’ombra del Municipio. La sua Palmarola, da lì, si vedeva soltanto in lontananza, me seguendo ed ascoltando le sue storie, sembrava inesorabilmente avvicinarsi.
L’epopea da “re di Palmarola” di Ernesto Prudente comincia nel 1992, quando cioè riuscì ad ottenere, primo ed unico nella storia, la residenza come unico abitante dell’isola. Da quel momento in poi, da quasi vent’anni quindi, Prudente vive lì in solitaria nove mesi l’anno, completamente a contatto con una natura selvaggia ma al tempo stesso amica. Da circa dieci anni inoltre si è anche auto eletto presidente della Repubblica di Palmarola, naturalmente fondata da lui e politicamente non riconosciuta ma per la quale ha redatto anche una personalissima Costituzione di quarantasei punti.
“Palmarola è ormai la mia casa, la amo più di una donna. Vivo a Palmarola da settembre a maggio, poi quando arriva l’estate me ne torno a Ponza”. Esordisce cosi Prudente nel suo personalissimo racconto, prima di continuare a catturare inesorabilmente l’attenzione di tutti i presenti: “Durante i mesi che trascorro lì coltivo la terra, raccogliendo principalmente asparagi di cui l’isola è particolarmente ricca. Inoltre mi diletto a scrivere libri che distribuisco tra i miei concittadini e che raccontano le origini e la storia di Ponza e dell’intero arcipelago, oltre a riscrivere, rigorosamente in dialetto ponziano, testi della letteratura italiana”.
La vita di Prudente sembra uscita anch’essa da un libro, dove tutto sembra difficile da immaginare ma anche così incredibilmente affascinante da sentir raccontare.
“Io come Ulisse? Io ho scelto di vivere esiliato e a stretto contatto con il mare, Ulisse invece fu costretto per volere degli dei. Il nome e la storia di Ulisse, ed ancor di più quello della Maga Circe, sono strettamente collegati con Ponza e l’intero arcipelago. Seguendo infatti gli stessi versi dell’Odissea di Omero si può ricondurre l’antica Eaa, che lo stesso poeta identificava come l’effettiva dimora di Circe, a questi stessi luoghi”. Una convinzione quest’ultima che sembra racchiudere i contorni di una provocazione e che andrebbe a rivoluzionare versioni ormai radicate nei secoli.
Ma a pensarci bene anche lo stesso Prudente rappresenta in prima persona una provocazione, contro un sistema sociale esasperato dalla competizione ed il consumismo: “Con il mio grado di Presidente della Repubblica di Palmarola spesso scrivo anche al Presidente del Consiglio italiano, purtroppo però non ricevo mai risposte…. Così come il Presidente americano ha la Casa Bianca e quello argentino la Casa Rosada, anche io a Palmarola ho la mia residenza presidenziale: la Casa Verdognola. Una piccola dimora che ho costruito personalmente, di color verde, alimentata da due pannelli solari ed un condotto di riciclo idrico che mi permette di utilizzare direttamente l’acqua marina per uso domestico”.
Con l’arrivo della sera il porto di Ponza brillava ancora dei riflessi d’acqua e dei colori dell’isola: rosa antico, bianco e azzurro. Gli occhi del sovrano di Palmarola invece continuavano a sfidare il cielo ed il mare, lui che ha scelto quelle isole come unica patria, a dispetto di Ulisse che lì invece vi capitò per caso. C’era un tempo, prima del tempo, in cui tutto poteva succedere. Un tempo di miti e narratori che si intrecciavano. Oggi, in fondo, è ancora possibile.

 
 
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